L’Affido…

…per promuovere la solidarietà e il sostegno

  • Per essere solidali con le famiglie che, a causa di temporanee difficoltà, non sono in grado di occuparsi da sole dei propri figli.
  • Per accogliere nella propria casa e nel proprio cuore bambini e adolescenti in difficoltà ed offrire loro aiuto, affetto, sicurezza e opportunità.
  • Per mettere in comunicazione chi ha risorse affettive con chi ha bisogno di attenzione, di cura, di comprensione, di amore.

A seconda delle necessità si possono predisporre diversi tipi di affidamento:

  • Come sostegno diurno: il bambino vive stabilmente presso la propria famiglia che, da sola, non è in grado di aiutarlo nei processi educativi; il bambino viene quindi supportato per alcune ore durante la giornata in una condivisione di ruoli (accoglienza al rientro da scuola, aiuto nei compiti e nell’inserimento in attività sportive e ricreative).
  • Per un tempo breve prestabilito: è la risposta a una necessità temporanea dei genitori che, per un breve periodo, non possono essere presenti, ad esempio per ricoveri in ospedale, assenza improvvisa e temporanea, lavoro particolare. Superate le difficoltà, il bambino rientra in famiglia.
  • A tempo pieno è la situazione di affidamento più comune. Il bambino vive stabilmente presso la famiglia affidataria e rientra periodicamente presso la propria famiglia, come definito in ogni singolo progetto che accompagna l’affido.

Il bambino o il ragazzo può essere affidato a coniugi con o senza figli, a persone singole.

L’importante è prepararsi a divenire affidatari informandosi, coinvolgendo i propri familiari, parlandone con coloro che già stanno vivendo o hanno vissuto questo tipo di accoglienza.