Wow! Che meraviglia !

Wow! Che meraviglia !

Wow ! E’ quanto ha detto il piccolo N…. appena l’ho caricato sulle spalle e la sua testa è spuntata dal tettuccio del motoscafo, da dove ha potuto ammirare a 360° le bellezze dei paesini tra lago e monti. Wow !

N…. non parla molto, ma ha saputo esprimere le sue emozioni con una semplice, efficace parola: Wow !

Forse, anzi sicuramente, non ha mai visto il mare, non è mai stato in vacanza per settimane come altri bambini, e questa gita è stata la sua… vacanza, quella che magari racconterà all’asilo o a scuola… Così come è stata la vacanza di molti altri bambini che oggi erano con noi.

Incuriosito da come si guardassero attorno stupiti, ho domandato a qualcuno di loro se fossero mai stati in motoscafo… No, mi hanno risposto tutti, frettolosi, quasi non volessero farsi distrarre da questa meravigliosa esperienza.

Partiamo assieme da Lecco: qualcuno più generoso si è fatto carico del viaggio per chi l’auto non ce l’ha. Raggiungiamo il parco di San Giovanni a Bellagio e dopo una breve conta ci incamminiamo verso i due motoscafi che ci aspettano: uno, quello più piccolo e completamente aperto, è stato oggetto di attenzione dei più arditi, mentre gli altri, più cauti, hanno preferito il mezzo meno esposto al vento e agli spuzzi dell’acqua.

Bella giornata!
Perché c’è il sole,
perché c’è una vista meravigliosa,
e perché ci siete voi a portare la vostra gioia.

Metti allora due conducenti che per un giorno “rinunciano” a portare i turisti stranieri e rinunciano al proprio tornaconto (che immaginiamo essere più che discreto…), per portare a spasso, sul lago di Como tra Bellagio, Tremezzo, Lenno, Balbianello e Lezzeno, dei bambini e le loro famiglie, e che neppure conoscono.

Ma il loro tornaconto, oggi (… e se ne faranno una ragione !), sarà soprattutto il sorriso di quei volti; Wow, che meraviglia!

Le onde che spumeggiano solleticate dalle eliche diventano subito l’attrazione maggiore dei bimbi…

… ma poi lo diventano anche il saluto alla barca degli amici, le meravigliose ville che s’affacciano sul lago e che contribuiscono ad arricchire la bellezza del paesaggio (… ho deciso, un giorno una di queste ville sarà mia !), un elicottero, un idrovolante…

Poi c’è qualcuno che s’inventa conducente, tra la gioia degli altri che non osano – sballottati dalle onde – a prendere il suo posto: loro preferiscono guardarsi attorno riponendo una smisurata fiducia in chi li guida. Così, come del resto fanno anche per la loro vita, le loro giornate, affidandosi nelle mani di qualcuno diverso dai loro genitori.

C’è invece chi si addormenta vicino alla mamma (… a volte invece è la mamma, stanca, che si addormenta vicino al bambino…) e chi invece già pensa alla merenda. Perché i bambini sono così, sono il tempo presente e quello futuro, sono l’oggi e il domani, sono il qui, ora, e il non ancora…

Così, dopo aver visto queste meraviglie, (ville comprese, SIGH !) si ritorna a Bellagio San Giacomo per la merenda.

A meraviglia si aggiunge meraviglia! Merenda gratis per tutti… sì, gratis, quella parola che oggi non va più di moda perché tutto ha un prezzo. Gratis, semplicemente perché le emozioni e le gioie da noi non si pagano, ma si vivono tenendo nel cuore la felicità perché a volte per esprimerla mancano le parole.

Il presidente, Marco Colombo


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